ISOLA RIZZA

Isola Rizza è una ridente cittadina, di circa 3300 abitanti, situata ad una ventina di km dal capoluogo di provincia Verona.

Il nome originario era “Insula Porcaritia”.

Tra il XV e XVIII secolo è stata meta di villeggiatura estiva molto ambita dai nobili veronesi, che qui avevano insediamenti agricoli e lussuose ville padronali.

L’economia del luogo si è sviluppata notevolmente nel secondo dopoguerra grazie alla piccola e media industria della meccanizazzione agricola e del mobile d’arte, inoltre il passaggio della superstrada SS434 Transpolesana ha fatto si di far crescere a ridosso di essa nuovi insediamenti industriali e attività di vario genere.

Negli ultimi 10 anni, infatti, grazie alla favorevole posizione strategica e ad una viabilità efficiente è diventata un importante polo logistico per grandi realta nazionali del settore trasporti.

A sinistra la Scrofa isolana

La Lorenzoni F.lli si trova in ingresso del paese all’uscita di Isola Rizza provenendo da Verona. Davanti all’officina, posizionata sulla rotatoria, fa bella mostra di se, orgogliosa, la statua raffigurante lo stemma Isolano: la “Scrofa con il grano in bocca” simbolo della prosperità dal territorio.

La locale squadra di calcio, A.c.d. Isola Rizza, fondata nel 1966, milita nel campionato di Prima Categoria e vanta un blasonato settore giovanile.

Il paese è inoltre servito da una moderna palestra, gestita da atleti che portano, sistematicamente, ogni anno, il nome di Isola Rizza nell’olimpo mondiale delle arti marziali.

Le svariate attività commerciali, l’alto artigianato, i numerosi eventi culturali (si ricorda la mostra perenne del pittore Favretto allestita nella sede comunale), un moderno e rinomato asilo ed infiniti altri servizi fanno di Isola Rizza un luogo ad elevato indice di benessere della vita.

La Lorenzoni F.lli, credendo che il successo d’impresa passi anche dalla qualità del territorio circostante, è sempre stata orgogliosa di farne parte integrante.

Lo stemma isolano

Lo stemma isolano

Il centro di Isola Rizza

L’affresco del Favretto raffigurante “La finta malata” ispirato dalla commedia del Goldoni